Conoscere le lingue è un requisito ormai indispensabile per la vita di tutti i giorni e anche per il lavoro. Non a caso, le certificazioni linguistiche sono diventate cruciali anche per l’insegnante, che deve ormai saper immaginare la sua professione all’interno di un mondo sempre più dinamico e globalizzato. Le certificazioni linguistiche rientrano tra i titoli riconosciuti dal MIUR per l’attribuzione di punteggio in graduatoria. Conseguire una certificazione, quindi, permette al docente di maturare punti utili a scalare le posizioni e migliorare il proprio curriculum di insegnante, con conseguenti maggiori opportunità di ottenere convocazioni e incarichi!

In particolare, secondo le ultime tabelle di valutazione dei titoli, la certificazione linguistica per docenti viene valutata in base al livello di conoscenza, ovvero:

Si tratta di uno dei titoli che permettono di conseguire più punti. un master o un corso di perfezionamento, ad esempio, prevedono il riconoscimento di 1 solo punto. Ecco perché investire nella conoscenza di una lingua straniera, e soprattutto l’inglese, è il modo perfetto per migliorare la propria professionalità di docente!

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Le certificazioni, i corsi di perfezionamento e i Master consentono di aumentare il proprio punteggio in vista della riapertura delle GPS graduatorie. Nonostante il MIUR non abbia ancora indicato una data precisa, è presumibile che la riapertura delle graduatorie scuola avvenga nell’estate 2022. Come abbiamo già anticipato, riuscire ad inserirsi al meglio è di fondamentale importanza il posizionamento che si può  ottenere. Il punteggio dipende da tre punti fondamentali:

  • Dai titoli di studio che hai conseguito (laurea, voto di laurea e lode);
  • Dal tuo curriculum come docente (dalle supplenze che hai già svolto nelle scuole);
  • In ultima istanza: dalle certificazioni, corsi e Master che hai aggiunto al tuo curriculum.

Molte volte  per accedere ad alcune classi di concorso, cioè a una materia di insegnamento, non è sufficiente avere la laurea.  A volte sono vengono  richiesti dei crediti integrativi , per colmare della lacune formative in alcuni ambiti didattici. Uno degli esempi più comuni riguarda i laureati in giurisprudenza che vogliono insegnare diritto: se non sono laureati entro l’anno accademico 2000/2001, devono integrare degli esami di economia. Avere tutti i CFU richiesti dalla propria classe di concorso è indispensabile per poter essere ammessi ai concorsi scuola e iscriversi alle graduatorie GPS. Chi necessita solo di pochi esami da integrare, può farlo tramite l’iscrizione a  corsi singoli, scegliendo la materia o le materie necessarie per integrare la propria classe di concorso. Per i primi inserimenti nelle graduatorie, per partecipare al concorso ordinario scuola e anche ai test di ammissione del corso TFA sostegno, servono inoltre i 24 CFU, ovvero 4 esami in materie socio-psico-pedagogiche. Se non sono già stati conseguiti nel proprio piano di studi universitario, anche questi vanno obbligatoriamente integrati, per l’ammissione a concorsi e graduatorie.

Per verificare il tuo piano di studi potrai scrivere a iscrizioni@fispscuola.it così da poter effettuare una pre-valutazione.

Con la nuova legge di bilancio, Il Governo sblocca nuovi fondi , liberando circa 3,2 miliardi di euro. Tali fondi potrebbero andare alla  istituzioni scolastiche  per una maggiore valorizzazione, includendo un aumento degli stipendi e anche del numero degli insegnanti. Per capire meglio i dettagli , bisognerà attendere i prossimi giorni perché al momento non si conosce il metodo con cui verrebbero stanziate le nuove  risorse .

E’ probabile, che tali risorse destinati al capitolo “valorizzazione professionale del docente”, già previsto all’articolo 108 del testo licenziato dal Governo.  L’ ’ articolo 108  del disegno di legge della Manovra 2022 interviene sulla disciplina in materia di valorizzazione della professionalità del personale docente, ampliando i parametri da considerare per l’utilizzo delle risorse e incrementando l’autorizzazione di spesa destinata a tale scopo. In particolare, i commi 1, lett. a), e 2, lett. a) e b), stabiliscono che le risorse destinate alla valorizzazione della professionalità dei docenti delle scuole statali, di cui all’art. 1, co. 592 e 593, della L. 205/2017 (L. di bilancio 2018), sono volte a premiare anche la dedizione nell’insegnamento, l’impegno nella promozione della comunità scolastica e il costante e qualificato aggiornamento professionale. Il comma 1, lett. b), incrementa le citate risorse (da 30 milioni) a 240 milioni annui dal 2022.Per quanto riguarda l’aumento di personale docente , invece non sembrano esserci molti indizi. Dovrebbe sicuramente esserci la proroga dell’organico Covid per il Personale ATA  per i contratti in scadenza al  31 dicembre 2020 (oltre agli insegnanti già presenti nel disegno di legge del Governo).