Apertura funzioni telematiche per la scelta delle istituzioni scolastiche per gli anni scolastici 2022/23 e 2023/24 tramite il sito POLIS – Istanze OnLine – MIUR (istruzione.it)

IN ALLEGATO DECRETO

Prot.23579 del 20-06-2022

E’ disponibile su Polis Istanze online la finestra per la compilazione dell’allegato G per la scelta delle sedi delle graduatorie ATA 24 mesi, le cui domande di aggiornamento si sono chiuse lo scorso 18 maggio. L’allegato G serve per la scelta delle istituzioni scolastiche, in cui si richiede l’inclusione nelle graduatorie di circolo e di istituto di 1° fascia per il 2022-23. La scelta delle sedi si effettua completamente online. Il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario che abbia già a sistema una domanda di inclusione nelle graduatorie permanenti provinciali può presentare, ai fini del conferimento delle supplenze per le graduatorie d’istituto, domanda di inserimento nella prima fascia delle graduatorie nella provincia di interesse. L’aspirante può indicare non più di 30 istituzioni scolastiche. L’aspirante deve compilare questo modello una sola volta per tutti i profili professionali per i quali, avendone titolo, chiede l’inserimento nelle graduatorie d’istituto. E’ possibile modificare i dati presenti nelle sezioni compilate, finché non si è inoltrato l’istanza. Al momento dell’inoltro, il sistema crea un documento in formato pdf, che viene inserito nella sezione “Archivio” presente sul menù “funzioni” dell’utente, contenente il modulo domanda compilato. Il documento sarà stato contestualmente inviato dal sistema agli indirizzi di posta elettronica noti dell’aspirante. Dopo l’inoltro della domanda, i dati presenti nel PDF potranno essere modificati solo previo annullamento dell’inoltro. Il candidato dovrà quindi procedere all’annullamento tramite apposita funzionalità, modificare i dati e procedere con un nuovo inoltro.

L’avviso del Ministero

Il Ministero con avviso dal del 20 giugno ha comunicato che la finestra sarà online fino all’11 luglio e che e informazioni relative alle domande di inserimento/aggiornamento delle graduatorie permanenti sono già state valutate dalle competenti strutture territoriali.

Le domande di assegnazione provvisoria e utilizzazioni docenti si potranno inoltrare dal 20 giugno al 4 luglio. Per il personale ATA invece partiranno dal 27 giugno all’11 luglio. Lo ha fatto sapere il Ministero dell’Istruzione alle organizzazioni sindacali, anticipando la nota che è stata diramata poco dopo nel pomeriggio del 17 giugno. E’ stata quindi firmata l’intesa tra ministero e organizzazioni sindacali che proroga di un anno il contratto integrativo del triennio precedente e consente di presentare domanda di assegnazione provvisoria a tutto il personale della scuola che ha necessità di ricongiungersi alla propria famiglia. Le istanze di utilizzazione e di assegnazione provvisoria del personale educativo e degli insegnanti di religione cattolica saranno presentate, secondo le medesime scadenze su indicate,avvalendosi del modello di domanda pubblicato sul sito del MI nella sezione Mobilità e devono essere presentate, secondo le modalità previste dal Codice dell’amministrazione digitale (es. posta elettronica certificata), all’Ufficio scolastico territorialmente competente. Come per gli anni precedenti le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie sugli insegnamenti specifici dei licei musicali e coreutici avverranno secondo le regole generali di cui all’Allegato 1 del CCNI. L’accesso ai servizi del Ministero dell’Istruzione, si legge sulla nota, può essere effettuato esclusivamente con credenziali digitali SPID. Pertanto, anche per la presentazione on line delle istanze di utilizzazione e assegnazione provvisoria, il personale interessato deve seguire la modalità di accesso
al servizio Istanze on line mediante il possesso di nuove credenziali e di un’abilitazione al servizio. Per quanto riguarda le credenziali, l’accesso dei nuovi utenti all’area riservata del Ministero dell’istruzione (e di conseguenza alla piattaforma Istanze on line) può avvenire esclusivamente con credenziali digitali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale). Il Ministero con la nota a firma del direttore Serra, spiega che in attesa di una compiuta definizione del quadro normativo di riferimento, per il solo a.s. 2022/23, stante l’abrogazione del vincolo di permanenza di cui all’art. 399, anche il personale docente, immesso in ruolo a partire dal 2020/21, potrà presentare istanza di utilizzazione e assegnazione provvisoria conformemente alle prescrizioni di cui al contratto collettivo nazionale integrativo, sottoscritto in data 8 luglio 2020. Si ricorda inoltre che, ai sensi dell’articolo 8, comma 5, dell’O.M. 45/2022, al personale in attesa di sentenza definitiva in ordine al contenzioso derivato dalle operazioni di mobilità, va garantita la possibilità di permanere in via provvisoria nella provincia o nella scuola assegnata dal provvedimento del giudice. Infine, la nota ministeriale sottolinea che per tutto il personale docente, educativo e ATA il contratto integrativo conferma la possibilità prevista dall’articolo 7, comma 1, e dall’articolo 17, comma 1, di richiedere l’assegnazione provvisoria per il ricongiungimento, oltre che per il coniuge o parte dell’unione civile o convivente, anche per parenti o affini, purché la stabilità della convivenza risulti da apposita certificazione anagrafica. Allo stesso comma è ammessa l’istanza di ricongiungimento al genitore, senza richiedere l’ulteriore requisito della convivenza.

Bonus 200 euro, si avvicina la data di luglio quando i datori di lavoro dovranno erogare la somma di 200 euro ai dipendenti pubblici e privati, che rappresentano circa la metà della platea di 31,5 milioni di beneficiari della misura prevista dal Decreto Aiuti.

Nelle ultime ore, così come abbiamo riportato in un articolo a parte, si era sparsa la voce di un’autocertificazione necessaria per l’erogazione della somma. In realtà questo vale solo per i dipendenti privati. Per loro, infatti, servirà prima un’autocertificazione con la quale il lavoratore dichiari di non essere titolare di un trattamento pensionistico o del reddito di cittadinanza. Per quanto riguarda, invece, i dipendenti pubblici non servirà compilare alcuna auto-dichiarazione, come invece previsto per gli altri lavoratori dipendenti. Questo è previsto dall’articolo del decreto legge sulle semplificazioni fiscali atteso mercoledì 15 giugno in Consiglio dei Ministri. Così come segnala Il Sole 24 Ore, per i dipendenti pubblici, i cui servizi di pagamento delle retribuzioni del personale, sono gestiti dal sistema informatico del ministero dell’Economia e delle finanze, saranno il Ministero dell’Economia e l’Inps “nel rispetto della normativa europea e nazionale in materia di protezione dei dati personali” a individuare insieme la platea degli aventi diritto.

La regola generale per i lavoratori dipendenti, come previsto dall’art.31 del d.l 50/2022 (cosiddetto Decreto Aiuti), è che l’erogazione arriverà “in via automatica” insieme alla retribuzione per il mese di luglio. Sarà anticipata dal datore di lavoro, che potrà poi recuperare il credito maturato nei confronti dello Stato. Potrà farlo dopo aver inviato la denuncia Uniemens, da inviare obbligatoriamente ogni mese all’Inps con le informazioni retributive e contributive su ogni dipendente. Sono previsti due requisitiper poter usufruire del bonus. Il lavoratore deve innanzitutto aver beneficiato per almeno un mese – da gennaio ad aprile – dello sconto contributivo allo 0,8% previsto dall’ultima legge di Bilancio per chi ha un reddito mensile che non supera i 2.692 euro. La seconda è che il potenziale beneficiario del bonus non percepisca né trattamenti pensionistici né il reddito di cittadinanza

 

Docenti neoassunti da GPS prima fascia con supplenza nel 2021/222 e trasformazione del contratto a tempo indeterminato dal 2022/23 previo superamento di anno di prova e formazione nonché della prova disciplinare. Il Ministero ha emanato il Decreto di aggregazione interregionale delle procedure di cui al decreto ministeriale 30 luglio 2021, n. 242, recante “Procedura straordinaria in attuazione dell’articolo 59, commi da 4 a 9, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73”. Ecco chi dovrà spostarsi per sostenere la prova. Saranno  di 12.282 docenti, di cui 11.594 su posto di sostegno e 688 su posto comune. Il Ministero prende in considerazione il numero di contratti conferiti a tempo determinato, non tenendo conto di coloro che per motivi previsti dalla normativa, hanno avuto l’esigenza di rinviare l’anno di prova e formazione. In 327 procedure regionali risultano presenti da 1 a 47 candidati, mentre in 17 procedure regionali risultano presenti più di 250 candidati. La prova si svolgerà tra il termine delle attività didattiche e la data del 31 luglio 2022. L’Allegato A  individua gli USR responsabili delle distinte procedure concorsuali. Nell’ipotesi dell’aggregazione territoriale delle procedure, l’USR individuato quale responsabile dello svolgimento dell’intera procedura provvede all’approvazione degli elenchi degli idonei sia della propria regione che delle ulteriori regioni indicate nell’Allegato medesimo. Sono approvati elenchi distinti per ciascuna regione.  In caso di aggregazione interregionale delle procedure, a domanda del candidato partecipante a procedura di regione aggregata a quella in cui si svolge la prova orale, la stessa può essere svolta in videoconferenza presso sedi o articolazioni territoriali dell’Ufficio scolastico regionale nel cui territorio è stato svolto l’incarico a tempo determinato, attraverso l’utilizzo di strumenti informatici e digitali, garantendo comunque l’adozione di soluzioni tecniche che assicurino la pubblicità della stessa, l’identificazione dei partecipanti, nonché la sicurezza delle comunicazioni e la loro tracciabilità nel rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali. La prova disciplinare consiste in un “colloquio di idoneità” e si svolge come previsto dal DM 242 del 31 luglio 2021 sui programmi di cui all’allegato A al DM n. 327/2019 per la scuola dell’infanzia e primaria e di cui all’allegato A al DM n. 201/2020 per la scuola secondaria di primo e secondo grado; è volto a verificare  :

  •  per l’insegnamento su posto comune (per tutti i gradi di istruzione), il possesso e corretto esercizio, in relazione all’esperienza maturata dal docente e validata dal superamento dell’anno di formazione inziale e prova, delle competenze culturali e disciplinari, riguardanti i nuclei fondanti delle discipline di insegnamento sottese ai traguardi di competenza e agli obiettivi di apprendimento previsti dai vigenti ordinamenti;
  • per l’insegnamento sui posti di sostegno (per tutti i gradi di istruzione), il possesso e corretto esercizio, in relazione all’esperienza maturata dal docente e validata dal superamento dell’anno di formazione inziale e prova, delle conoscenze e competenze finalizzate a una progettazione educativa individualizzata che, nel rispetto dei ritmi e degli stili di apprendimento e delle esigenze di ciascun alunno, individua, in stretta collaborazione con gli altri membri del consiglio di classe, interventi equilibrati fra apprendimento e socializzazione e la piena valorizzazione delle capacità e delle potenzialità possedute dal soggetto in formazione.

La valutazione sarà effettuata mediante  una commissione esterna alla scuola di servizio del docente; Si conclude con un giudizio di idoneità o di non idoneità; se valutato negativamente (quindi con un giudizio di non idoneità), comporta la decadenza dalla procedura e l’impossibilità di trasformare a tempo indeterminato il contratto. In caso di positiva valutazione del percorso annuale di formazione e prova e di giudizio positivo della prova disciplinare, i docenti interessati saranno assunti a tempo indeterminato a decorrere dal 1° settembre 2021 ovvero dalla data di inizio del servizio (decorrenza giuridica) e la conferma in ruolo nella medesima istituzione scolastica presso cui il docente ha prestato servizio a tempo determinato (la negativa valutazione del percorso di formazione e prova comporta la ripetizione dello stesso; il giudizio negativo relativo alla prova disciplinare comporta la decadenza dalla procedura e l’impossibilità di trasformare a tempo indeterminato il contratto. In tal caso, il servizio prestato viene valutato quale incarico a tempo determinato).

Decreto Aggregazione Interregionale