Sono 2 e come si apprende dalla nota n.21328 del 6 novembre del ministero dell’Università e della Ricerca, trasmessa alle università per l’attivazione di 30 e 60 CFU, i bandi sono previsti per il mese di novembre 2023 e febbraio 2024.

Prima procedura concorsuale:

Da bandire presumibilmente a novembre 2023. I posti disponibili oggi autorizzati sono 17.531

I requisiti di accesso sono:

  • Laurea di accesso alla classe di concorso + abilitazione
  • diploma per ITP della tabella B del DPR 19/2016 (o abilitazione). Il requisito è valido fino al 31 dicembre 2024
  • laurea di accesso alla classe di concorso + 3 anni di servizio negli ultimi cinque, svolti nella scuola statale anche non continuativi di cui uno specifico per la classe di concorso.
  • laurea di accesso alla classe di concorso + 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022

I vincitori:

  •  sottoscriveranno un contratto annuale a tempo determinato e acquisiranno i crediti mancanti, rispettivamente, di 30 e 36 CFU/CFA attraverso la frequenza dei percorsi di formazione iniziale

Seconda procedura concorsuale:

Da bandire presumibilmente nel mese di febbraio 2024, per circa 11.865 posti

Requisiti:

-uguali al primo concorso + laureati che hanno acquisito 30 CFU (corso che dovrebbe concludersi entro il 28 febbraio)

I vincitori:

  •  sottoscriveranno un contratto annuale a tempo determinato e acquisiranno i crediti mancanti, rispettivamente, di 30 e 36 CFU/CFA attraverso la frequenza dei percorsi di formazione iniziale

Leggi la nota Mur: Nota-MUR-06.11.2023-nr.21328

Percorsi da attivare:

Il Ministero dice alle Università  “Al fine di garantire la selettività della procedura di reclutamento del personale docente, il fabbisogno di base stimato per i percorsi di cui sopra è di circa n. 35.595 (che potrebbe essere incrementato a circa complessivi n. 40.000) corrispondente al triplo del numero dei posti che verranno banditi per il concorso che il MIM ha intenzione di indire a febbraio 2024, stimati in n. 11.865 e distribuiti secondo il prospetto presente nella piattaforma CINECA.”

E saranno:

  • Percorso 60 CFU/CFA
  • Percorso 30 CFU/CFA, da concludere entro il 28 febbraio 2024, per permettere la partecipazione al secondo concorso
  • Percorso 30 CFU/CFA per docenti che hanno svolto servizio presso le istituzioni scolastiche statali o paritarie per almeno tre anni, anche non continuativi, di cui almeno uno nella specifica classe di concorso per la quale scelgono di conseguire l’abilitazione, nei cinque anni precedenti e docenti vincitori del concorso straordinario bis.

Percorsi da attivare nell’anno accademico 2024/25

  • Percorso da 60 CFU/CFA
  • Percorso da 30 CFU per i vincitori del concorso  che hanno avuto accesso al concorso con tre anni di servizio
  • Percorso da 30 CFU per docenti che hanno svolto servizio presso le istituzioni scolastiche statali o paritarie per almeno tre anni, anche non continuativi, di cui almeno uno nella specifica classe di concorso per la quale scelgono di conseguire l’abilitazione, nei cinque anni precedenti e docenti del concorso straordinario bis
  • Percorso da 30 CFU per i vincitori del concorso che hanno avuto accesso con i 30 CFU e devono completare i restanti 30 CFU
  • Percorso da 36 CFU per coloro che accedono al concorso con laurea + 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022

Il fabbisogno massimo stimato per i percorsi di cui sopra per l’a.a. 2024/2025 è di circa n. 35.976, fabbisogno che il MIM dettaglierà per classe di concorso e su base regionale.

Da gennaio grazie alla recente manovra, anche i precari vedranno un aumento in busta paga. 

Il governo ha stanziato circa 5 miliardi per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego.

I dipendenti a termine della Pubblica Amministrazione sono circa 420 mila di cui oltre la metà operano nel servizio scolastico. 

Da gennaio un insegnante della scuola di infanzia avrà un aumento in busta che va da i 58 e gli 85 euro al mese e quelli di scuola secondaria dai 63 ai 99 euro.

Cifre per i dipendenti a tempo indeterminato 

È atteso entro la fine del 2023 l’anticipo del nuovo Ccnl tutti i docenti che posseggono un contratto a tempo indeterminato, percepiranno circa euro 800/900 complessivi, che suddivisi in 12 mensilità sono circa 70 al mese.

Più la somma di taglio al cuneo fiscale-contributivo e nuova aliquota Irpef su un lavoratore dipendente che guadagna 27.500 euro annui di circa 110 euro in più al mese.

Per ulteriore chiarezza potete consultare la tabella 

Da oggi e fino al 30 novembre sono disponibili le funzioni per presentare domanda di partecipazione all’esame di Stato di II grado 2023-24 per i candidati esterni (privatisti). Le domande si presentano online nella sezione dedicata del Ministero dell’istruzione e del merito.

Come compilare e inoltrare la domanda bisogna accede con il proprio SPID, CIE o eIDAS sul sito https://www.istruzione.it/domande_candidati_esterni/index.html entro il 30 novembre 2023.

Se per gravi e documentati motivi, che esporrai nell’apposita dichiarazione sostitutiva, non hai potuto inoltrare la richiesta di ammissione all’esame entro il termine del 30 novembre, hai tempo fino al 31 gennaio 2024.
Se ti ritiri dalle lezioni dopo il 31 gennaio e comunque prima del 15 marzo, puoi presentare la domanda di ammissione in qualità di candidato esterno entro il 21 marzo.

Nella domanda il candidato può scegliere fino a tre scuole per sostenere l’esame: la prima è obbligatoria, le altre due opzionali.

All’esame di stato in qualità di candidato esterno possono partecipare tutte le persone che: 

a) compiono 19 anni nel 2024 e dimostrano di aver adempiuto all’obbligo di istruzione

b) avere il diploma di scuola secondaria di primo grado da un numero di anni almeno pari a quello della durata del corso prescelto, indipendentemente dall’età

c) avere conseguito il titolo previsto al termine di un corso di studio di istruzione secondaria di secondo grado di durata almeno quadriennale del previgente ordinamento o avere il diploma professionale di tecnico di cui all’articolo 15 del Decreto legislativo 226 del 2005;

d) aver cessato la frequenza dell’ultimo anno di corso prima del 15 marzo.

Al momento della presentazione della domanda di ammissione all’esame di Stato, si dovrà versare la tassa per esami, che si può pagare direttamente sul sito dove si effettua l’iscrizione o gli altri metodi di pagamento sono:

  • tramite bollettino sul conto corrente postale 1016 intestato all’Agenzia delle Entrate – Centro Operativo di Pescara – Ufficio tasse scolastiche. È necessario effettuare il pagamento a nome dello studente e inserire la causale “domanda Esami di Stato”.
  • con Bonifico bancario IBAN IT 45 R 07601 03200 000000001016 1016 intestato all’Agenzia delle Entrate – Centro Operativo di Pescara – Ufficio tasse scolastiche. È necessario inserire nella causale “Domanda Esami di Stato A.S. 2023-24”, nominativo e classe dello studente.   

Nota bene: Se il pagamento avviene al di fuori del servizio Domande candidati esterni, devi allegare la ricevuta di versamento di € 12.09 alla domanda.

Il Ministero dell’istruzione e del merito ha pubblicato le Linee operative per la formazione e la valutazione dei dirigenti scolastici neoassunti nell’anno scolastico 2023-2024. 

Il periodo di formazione e prova ha una durata pari all’anno scolastico, nel corso del quale dovrà essere prestato un servizio effettivo di almeno sei mesi.

L’attività di accompagnamento avrà una durata di 25 ore, gli uffici scolastici regionali, avvalendosi dell’aiuto dei tutor nonché il dirigente scolastico avranno cura di organizzare iniziative orientate a sostenere il neoassunto nella complessa fase di ingresso nel nuovo ruolo.

Le attività formative, della durata di 50 ore, saranno organizzate dagli UU.SS.RR. di norma, per gruppi possibilmente non superiori a 25 dirigenti neoassunti.
I Dirigenti scolastici neoassunti dovranno partecipare almeno al 75% degli incontri formativi programmati.

Tutor

Ogni dirigente scolastico neo assunto verrà affiancato da un altro dirigente scolastico nella funzione tutor.

La figura del tutor è individuata dal Direttore Generale o dal Dirigente titolare dell’U.S.R. tra i dirigenti scolastici in servizio.  Ai tutor verrà corrisposta, per l’impegno svolto, una quota forfettaria di euro 350,00 per ciascun dirigente scolastico neoassunto a lui assegnato.

Valutazione 

La valutazione del periodo di formazione e prova è finalizzata a verificare la padronanza delle competenze professionali previste per i dirigenti scolastici, con riguardo al D.lgs. 30 marzo 2001, n.165 e all’articolo 1, comma 93 della legge 13 luglio 2015, n. 107.

Il dirigente scolastico neoassunto, a seguito dell’azione di tutoraggio, delle attività formative svolte, per ognuno dei quattro ambiti di valutazione il DS redige un breve report (max 3.000 battute) concernente una attività organizzativa/progetto/focus/azione strategica ad esso correlato. Il report è
integrato dalla presentazione di un atto, curato direttamente dal dirigente neoassunto (atti di indirizzo, delibera di organi collegiali, disposizioni organizzative, atti negoziali ecc.), che possa illustrare “la padronanza delle competenze professionali”, così come richiesto dal D.M. 956/2019. Va esclusa la riproposizione di documenti generali (RAV, PTOF, PdM, RS, Programma annuale, ecc.) già normalmente disponibili sui siti pubblici della scuola.

La documentazione relativa all’anno di formazione e prova dei dirigenti scolastici neoassunti avviene attraverso l’apposito servizio denominato “Cartella Ds in anno di formazione e prova”, che sarà attivato a partire da lunedì 27 novembre 2023 all’interno dell’area riservata del Ministero, per consentire, con modalità comuni su tutto il territorio nazionale, al dirigente neoassunto di documentare le attività svolte, al tutor di redigere una relazione comprensiva del proprio parere circa il superamento del periodo di formazione e prova, e al Direttore Generale dell’U.S.R. di esprimere il giudizio finale ai fini della conferma in ruolo.

La Corte di Cassazione si è pronunciata con la sentenza n.29961 del 27/10/2023 ed ha statuito i seguenti principi di diritto: 

-la carta docente spetta anche ai titolari di un contratto con scadenza al 30 giugno 2023, inoltre per la suprema corte sarà sufficiente che il docente sia inserito nelle graduatorie al fine di poter ottenere il riconoscimento di suddetto beneficio. 

Il diritto addirittura sussiste per tutto il personale che ha fatto il docente e che ora svolge un altra attività, quindi, per chiunque sarebbe spettata la carta docente ma che attualmente è fuori dal sistema scolastico per qualsiasi ragione, spetta un risarcimento pari al quantum di quanto avrebbe avuto diritto se fosse ancora docente e che verrà accreditata dall’amministrazione scolastica.

La prescrizione è quinquennale e decorre dalla data del conferimento della nomina, mentre diventa decennale per coloro che non rientrano più nel sistema scolastico.

La corte di cassazione però non si è espressa al riguardo di docenti che hanno prestato servizio in forza di cd.”supplenze brevi”, né sui contratti aventi durata fino al termine delle lezioni o dei contratti part time. Si deve ritenere però che proprio perché la cassazione non si è espressa non si debba escluderne a priori l’applicazione. 

Per ulteriori informazioni aspettiamo tutti gli interessati nelle nostre sedi al fine di  poter valutare e individuare l’iniziativa legale più opportuna per ciascuno. 

Fisp Sindacato