E’ stata firmata l’intesa sulla mobilità annuale che dovrà regolare assegnazioni provvisorie e utilizzazioni. Il Ministero ha reso note le scadenze fissate per la presentazione delle domande di assegnazione provvisoria e di utilizzazione da parte del personale docente (compresi IRC), educativo e ATA per l’a.s. 2023/24.

  • 15 giugno – 5 luglio: docenti, pers. educativo, IRC
  • 21 giugno – 7 luglio: personale ATA

Le domande dovranno essere presentate dal personale docente in modalità on line utilizzando le funzioni del sistema POLIS.
Domande in formato cartaceo per i docenti assunti da GPS e ai sensi del comma 9 bis (non essendo ancora inseriti come docenti di ruolo sul data base del sistema POLIS), i docenti di religione cattolica, il personale educativo e il personale ATA.

Il modello per la domanda in formato cartaceo sarà reso disponibile nella sezione mobilità del sito del Ministero.

 

Prevista la riserva del 35 per cento dei posti per i docenti con 36 mesi di servizio che accedono direttamente alla prova scritta. Dal 4 al 7 luglio prossimi le preselettive. Il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha firmato il decreto n. 694 che autorizza l’avvio dei nuovi percorsi per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità per i docenti della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I e II grado. Per esattezza, i posti totali a disposizione sono 29.061. La novità dell’VIII ciclo è la riserva della quota del 35% per gli insegnanti con almeno 36 mesi di servizio sul sostegno didattico negli ultimi cinque anni (comma 2 dell’art. 18-bis dlgs n. 59/17). La misura è stata introdotta di concerto con il Ministero dell’Istruzione e del Merito (decreto interministeriale numero 691 del 29 maggio 2023). Per questi docenti è anche prevista l’ammissione diretta alla prova scritta.  I candidati, per accedere ai percorsi delle Università, dovranno superare un test preselettivo – una o più prove scritte o una prova pratica – e una prova orale. Gli aspetti organizzativi e didattici dei percorsi di formazione saranno disciplinati dagli stessi atenei con propri bandi.  Le prove preselettive si terranno dal 4 al 7 luglio prossimi per tutti gli indirizzi della specializzazione per il sostegno. Il calendario in dettaglio prevede:
  • 4 luglio 2023: prova scuola dell’infanzia
  • 5 luglio 2023: prova scuola primaria
  • 6 luglio 2023: prova scuola secondaria di I grado
  • 7 luglio 2023: prova scuola secondaria II grado

Gli atenei dovranno concludere i percorsi di specializzazione entro il 30 giugno 2024.

Decreto Ministeriale n. 694 del 30-5-2023

 

Sono oltre 29.000 i posti totali disponibili per il nuovo ciclo – l’ottavo – di specializzazione dei docenti per il sostegno didattico, per il 2022-2023. Circa tremila in più rispetto al precedente anno accademico.  Lo comunica il Ministero dell’Università e della Ricerca a seguito della firma del decreto da parte della Ministra Anna Maria Bernini, che autorizza l’avvio dei nuovi percorsi per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità per i docenti della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I e II grado. I candidati, per accedere ai percorsi delle Università, dovranno superare un test preselettivo – una o più prove scritte o una prova pratica – e una prova orale. Gli aspetti organizzativi e didattici dei percorsi di formazione saranno disciplinati dagli stessi atenei con propri bandi. Le prove preselettive si terranno dal 4 al 7 luglio prossimi per tutti gli indirizzi della specializzazione per il sostegno. Il calendario in dettaglio prevede:

  • 4 luglio 2023: prova scuola dell’infanzia
  • 5 luglio 2023: prova scuola primaria
  • 6 luglio 2023: prova scuola secondaria di I grado
  • 7 luglio 2023: prova scuola secondaria II grado

Gli atenei dovranno concludere i percorsi di specializzazione entro il 30 giugno 2024. Per esattezza, i posti totali a disposizione sono 29.061. La novità dell’VIII ciclo è la riserva della quota del 35% per gli insegnanti con almeno 36 mesi di servizio sul sostegno didattico negli ultimi cinque anni (comma 2 dell’art. 18-bis dlgs n. 59/17). La misura è stata introdotta di concerto con il Ministero dell’Istruzione e del Merito (decreto interministeriale numero 691 del 29 maggio 2023). Per questi docenti è anche prevista l’ammissione diretta alla prova scritta.

I requisiti di accesso al TFA sostegno

Per accedere al corso di specializzazione sul sostegno ci sono i requisiti ordinari per la scuola dell’infanzia e primaria e quelli per la scuola secondaria di primo e secondo grado.

Requisiti d’accesso ordinari 

Per l’accesso ai percorsi di specializzazione nella scuola primaria e dell’infanzia, i requisiti sono (uno dei seguenti):

  • titolo di abilitazione all’insegnamento conseguito presso i corsi di laurea in scienze della formazione primaria o analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente; oppure
  • diploma magistrale, compreso il diploma sperimentale a indirizzo psicopedagogico con valore di abilitazione e diploma sperimentale a indirizzo linguistico, conseguiti presso gli istituti magistrali o analogo titolo di abilitazione conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente, conseguiti, comunque, entro l’anno scolastico 2001/2002.

Per l’accesso ai percorsi di specializzazione nella scuola secondaria di primo e secondo grado, i requisiti sono (uno dei seguenti):

  • abilitazione specifica sulla classe di concorso ovvero analoghi titoli di abilitazione conseguiti all’estero e riconosciuti in Italia ai sensi della normativa vigente; oppure 
  • laurea magistrale o a ciclo unico (oppure diploma di II livello dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, oppure titolo equipollente o equiparato, coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del concorso) più 24 CFU/CFA o abilitazione per altra classe di concorso/grado di istruzione (attenzione alla data ultima per il conseguimento dei 24 CFU) I 24 CFU potranno essere stati conseguiti dopo il 31 ottobre? Anche su questo si attende una risposta. 

Chi è esonerato dai 24 CFU

Per quanto riguarda gli insegnanti tecnico-pratici, ovvero gli ITP, sino al 2024/25, il requisito d’accesso è il diploma che dà accesso alla classe di concorso.

Novità per il Decreto Pa in corso di discussione presso le commissioni I e XI della Camera. Come riferito, sono giorni decisivi per l’approvazione da parte dell’assemblea di Montecitorio. Previste anche alcune modifiche che riguarderanno la scuola. L’emendamento governativo presenta alcuni importanti aspetti riguardanti la formazione dei nuovi docenti e il concorso previsto (il cosiddetto straordinario ter). L’emendamento è atteso per queste ore, dopo aver ricevuto il via libera dal dicastero per gli Affari per le Politiche Europee e il Pnrr.  Nonostante la proposta risultasse ancora all’esame del ministero dell’Economia per la necessaria bollinatura, il consenso dei tecnici del ministro Fitto è considerato il più delicato, in quanto riguarda interventi ordinamentali che comportano modifiche alla formazione prevista dal Pnrr. Queste modifiche, infatti, sono state oggetto di discussioni serrate con la Commissione Ue nei mesi recenti. L’emendamento, come segnala Italia Oggi, comprende anche alcune proposte parlamentari, su cui i gruppi stanno attualmente lavorando. Per quanto riguarda la formazione dei nuovi docenti, legata alla riforma del Pnrr, si prevede che le università già accreditate potranno ricorrere fino al 50% di didattica a distanza. Questa proposta, condivisa dalla Crui, la Conferenza dei rettori, ha lo scopo di soddisfare una domanda di formazione stimata dai rettori in 90mila unità nel solo primo anno. Per il concorso, al fine di rispondere a un flusso di domande elevato in tempi stretti, si apriranno test a risposta chiusa interdisciplinari per la prova scritta. La prova orale sarà invece più disciplinare. I docenti “ingabbiati” potranno partecipare a un ulteriore concorso di abilitazione senza fare la prova preselettiva. Sono attesi interventi anche per i docenti idonei dei concorsi precedenti: le loro graduatorie dovrebbero rimanere valide, ma andranno in coda alle assunzioni rispetto ai vincitori del concorso Pnrr.

  • Vincolo triennale mobilità per i docenti neoassunti in ruolo a.s. 2023/24

Il vincolo di permanenza triennale nella medesima istituzione scolastica, stabilito dal decreto Legge n. 36 a partire dalle immissioni in ruolo per l’anno scolastico 2022/23, verrà applicato a partire dalle immissioni in ruolo effettuate per l’anno scolastico 2023/2024. Docenti neoassunti 2023/24, vincolo triennale e cancellazione graduatorie. Novità decreto PA

  • Contratti a tempo determinato finalizzati al ruolo da prima fascia GPS sostegno a.s 2023/24

Per l’anno scolastico 2023/24, una volta completata la fase ordinaria delle assunzioni in ruolo relative ai posti di sostegno (il 50% dei posti disponibili assegnato alle GaE e l’altro 50% alle graduatorie dei concorsi), si procederà all’assegnazione dei posti ancora vacanti esaminando la prima fascia delle GPS sostegno e, se necessario, gli elenchi aggiuntivi che verranno formati entro il 30 giugno. L’assegnazione avverrà nella provincia di inclusione, con un contratto a tempo determinato finalizzato all’assunzione a tempo indeterminato (la stessa procedura già attuata per gli anni scolastici 2021/22 e 2022/23).  Durante il contratto a tempo determinato, i candidati svolgeranno un percorso annuale di formazione e prova. In caso di valutazione positiva delle prove, il docente verrà assunto a tempo indeterminato e confermato in ruolo nell’anno scolastico 2024/25, con decorrenza giuridica dalla data di inizio del servizio con contratto a tempo determinato presso la stessa istituzione scolastica in cui ha prestato servizio a tempo determinato. A tali docenti verrà applicato il vincolo triennale sulla mobilità a partire dall’anno scolastico 2023/24, fatta eccezione per situazioni di soprannumero o esubero. Assunzioni 2023 GPS sostegno: ci sarà secondo elenco aggiuntivo, come funziona l’algoritmo per le 150 preferenze e la call veloce.

  • “Call veloce” Gps prima fascia sostegno

I posti di sostegno rimasti vacanti in seguito alla procedura straordinaria di scorrimento delle GPS sostegno di prima fascia ed elenchi aggiuntivi, possono essere assegnati a candidati inseriti nelle GPS di prima fascia sostegno ed elenchi aggiuntivi di altre province, mediante la “call veloce”.

  • Docenti inseriti con riserva nelle GPS con titolo estero

Il comma 3 bis dell’articolo 399 del Testo Unico 297/94 è stato abrogato. Docenti immessi in ruolo e cancellati da graduatorie: cosa si può fare per accettare supplenze o cambiare classe di concorso

Sono in tutto 48.053 i movimenti del personale docente (trasferimenti e passaggi di cattedra o di ruolo) per l’a.s. 2023/24. Lo segnala la Cisl Scuola, che spiega come si è ottenuto questo risultato. Sottraendo al totale dei movimenti riportato dai tabulati ministeriali (65.563), il numero delle operazioni che sono comprese nell’elenco dei movimenti, ma in realtà riguardano i docenti assunti a tempo determinato dalle GPS, il cui posto è accantonato per l’eventuale successiva conferma in ruolo: in tutto 17.510 insegnanti, di cui 6.993 nella secondaria di I grado e di 10.517 in quella di II grado. Gli elenchi dei movimenti, come sappiamo, sono stati pubblicati in mattinata, alla scadenza prevista dall’ordinanza.

Nel dettaglio, cambieranno sede:

-6.958 insegnanti della scuola dell’infanzia;

-17.638 della primaria;

– 8.520 della secondaria di I grado;

– 15.237 del II grado.

A muoversi verso altra provincia, spiega ancora il sindacato, per trasferimento sullo stesso grado di scuola o per passaggio ad altro ruolo, saranno complessivamente12.928 docenti, pari al 26,74% dei movimenti: 1.862 dell’infanzia, 4.197 della primaria, 2.547 della secondaria di I grado e 4.322 della secondaria di II grado. Sul totale dei movimenti, 7.185 (14,9%) riguardano insegnanti trasferiti d’ufficio o a domanda condizionata, in quanto individuati come soprannumerari nella propria scuola. Il dato non comprende il numero dei docenti interessanti all’accantonamento dei posti, che nei tabulati risultano come soggetti a trasferimento d’ufficio. Al termine dei movimenti, risultano vacanti 74.893 posti, di cui 27.561 di sostegno. Sommando i 17.510 posti accantonati, si arriva a un totale di 92.403 posti.