Novità per il Decreto Pa in corso di discussione presso le commissioni I e XI della Camera. Come riferito, sono giorni decisivi per l’approvazione da parte dell’assemblea di Montecitorio. Previste anche alcune modifiche che riguarderanno la scuola. L’emendamento governativo presenta alcuni importanti aspetti riguardanti la formazione dei nuovi docenti e il concorso previsto (il cosiddetto straordinario ter). L’emendamento è atteso per queste ore, dopo aver ricevuto il via libera dal dicastero per gli Affari per le Politiche Europee e il Pnrr.  Nonostante la proposta risultasse ancora all’esame del ministero dell’Economia per la necessaria bollinatura, il consenso dei tecnici del ministro Fitto è considerato il più delicato, in quanto riguarda interventi ordinamentali che comportano modifiche alla formazione prevista dal Pnrr. Queste modifiche, infatti, sono state oggetto di discussioni serrate con la Commissione Ue nei mesi recenti. L’emendamento, come segnala Italia Oggi, comprende anche alcune proposte parlamentari, su cui i gruppi stanno attualmente lavorando. Per quanto riguarda la formazione dei nuovi docenti, legata alla riforma del Pnrr, si prevede che le università già accreditate potranno ricorrere fino al 50% di didattica a distanza. Questa proposta, condivisa dalla Crui, la Conferenza dei rettori, ha lo scopo di soddisfare una domanda di formazione stimata dai rettori in 90mila unità nel solo primo anno. Per il concorso, al fine di rispondere a un flusso di domande elevato in tempi stretti, si apriranno test a risposta chiusa interdisciplinari per la prova scritta. La prova orale sarà invece più disciplinare. I docenti “ingabbiati” potranno partecipare a un ulteriore concorso di abilitazione senza fare la prova preselettiva. Sono attesi interventi anche per i docenti idonei dei concorsi precedenti: le loro graduatorie dovrebbero rimanere valide, ma andranno in coda alle assunzioni rispetto ai vincitori del concorso Pnrr.

  • Vincolo triennale mobilità per i docenti neoassunti in ruolo a.s. 2023/24

Il vincolo di permanenza triennale nella medesima istituzione scolastica, stabilito dal decreto Legge n. 36 a partire dalle immissioni in ruolo per l’anno scolastico 2022/23, verrà applicato a partire dalle immissioni in ruolo effettuate per l’anno scolastico 2023/2024. Docenti neoassunti 2023/24, vincolo triennale e cancellazione graduatorie. Novità decreto PA

  • Contratti a tempo determinato finalizzati al ruolo da prima fascia GPS sostegno a.s 2023/24

Per l’anno scolastico 2023/24, una volta completata la fase ordinaria delle assunzioni in ruolo relative ai posti di sostegno (il 50% dei posti disponibili assegnato alle GaE e l’altro 50% alle graduatorie dei concorsi), si procederà all’assegnazione dei posti ancora vacanti esaminando la prima fascia delle GPS sostegno e, se necessario, gli elenchi aggiuntivi che verranno formati entro il 30 giugno. L’assegnazione avverrà nella provincia di inclusione, con un contratto a tempo determinato finalizzato all’assunzione a tempo indeterminato (la stessa procedura già attuata per gli anni scolastici 2021/22 e 2022/23).  Durante il contratto a tempo determinato, i candidati svolgeranno un percorso annuale di formazione e prova. In caso di valutazione positiva delle prove, il docente verrà assunto a tempo indeterminato e confermato in ruolo nell’anno scolastico 2024/25, con decorrenza giuridica dalla data di inizio del servizio con contratto a tempo determinato presso la stessa istituzione scolastica in cui ha prestato servizio a tempo determinato. A tali docenti verrà applicato il vincolo triennale sulla mobilità a partire dall’anno scolastico 2023/24, fatta eccezione per situazioni di soprannumero o esubero. Assunzioni 2023 GPS sostegno: ci sarà secondo elenco aggiuntivo, come funziona l’algoritmo per le 150 preferenze e la call veloce.

  • “Call veloce” Gps prima fascia sostegno

I posti di sostegno rimasti vacanti in seguito alla procedura straordinaria di scorrimento delle GPS sostegno di prima fascia ed elenchi aggiuntivi, possono essere assegnati a candidati inseriti nelle GPS di prima fascia sostegno ed elenchi aggiuntivi di altre province, mediante la “call veloce”.

  • Docenti inseriti con riserva nelle GPS con titolo estero

Il comma 3 bis dell’articolo 399 del Testo Unico 297/94 è stato abrogato. Docenti immessi in ruolo e cancellati da graduatorie: cosa si può fare per accettare supplenze o cambiare classe di concorso

Sono in tutto 48.053 i movimenti del personale docente (trasferimenti e passaggi di cattedra o di ruolo) per l’a.s. 2023/24. Lo segnala la Cisl Scuola, che spiega come si è ottenuto questo risultato. Sottraendo al totale dei movimenti riportato dai tabulati ministeriali (65.563), il numero delle operazioni che sono comprese nell’elenco dei movimenti, ma in realtà riguardano i docenti assunti a tempo determinato dalle GPS, il cui posto è accantonato per l’eventuale successiva conferma in ruolo: in tutto 17.510 insegnanti, di cui 6.993 nella secondaria di I grado e di 10.517 in quella di II grado. Gli elenchi dei movimenti, come sappiamo, sono stati pubblicati in mattinata, alla scadenza prevista dall’ordinanza.

Nel dettaglio, cambieranno sede:

-6.958 insegnanti della scuola dell’infanzia;

-17.638 della primaria;

– 8.520 della secondaria di I grado;

– 15.237 del II grado.

A muoversi verso altra provincia, spiega ancora il sindacato, per trasferimento sullo stesso grado di scuola o per passaggio ad altro ruolo, saranno complessivamente12.928 docenti, pari al 26,74% dei movimenti: 1.862 dell’infanzia, 4.197 della primaria, 2.547 della secondaria di I grado e 4.322 della secondaria di II grado. Sul totale dei movimenti, 7.185 (14,9%) riguardano insegnanti trasferiti d’ufficio o a domanda condizionata, in quanto individuati come soprannumerari nella propria scuola. Il dato non comprende il numero dei docenti interessanti all’accantonamento dei posti, che nei tabulati risultano come soggetti a trasferimento d’ufficio. Al termine dei movimenti, risultano vacanti 74.893 posti, di cui 27.561 di sostegno. Sommando i 17.510 posti accantonati, si arriva a un totale di 92.403 posti.

Da oggi 12 aprile fino al 27 aprile 2023 è possibile produrre domanda per inserirsi negli elenchi aggiuntivi alla prima fascia seguendo la guida ministeriale qui di seguito allegata.

Chi può fare domanda

• Gli aspiranti già inseriti nelle GPS di seconda fascia per le classi di concorso o posti per la scuola dell’infanzia o primaria per le quali dichiarano il possesso del titolo di abilitazione;
• Gli aspiranti non già inseriti nelle GPS di seconda fascia per le classi di concorso o posti per la scuola dell’infanzia o primaria per le quali dichiarano il possesso del titolo di abilitazione, ma collocati in altra GPS;
• Gli aspiranti non inseriti in alcuna GPSper ogni insegnamento per il quale dichiara il possesso del titolo abilitante.

Chi può fare domanda con riserva

Gli aspiranti che conseguono il titolo abilitante o di specializzazione successivamente al 27 aprile e comunque entro il 30 giugno 2023 saranno iscritti con riserva e dovranno comunicare all’UST (Ufficio Scolastico Territoriale) entro il 4 luglio 2023 di aver conseguito il titolo; nel caso ciò non dovesse avvenire, la riserva è sciolta negativamente.

Che cosa occorre per accedere alle istanze on line

Per prima cosa è necessario che gli aspiranti siano forniti di SPID o CIE e abilitati al servizio “Istanze on line” una volta entrato su istanze online accedere a “Elenchi aggiuntivi graduatorie provinciali di supplenza personale docente e educativo”. La prima cosa che bisogna fare è leggere con attenzione le informazioni relative all’istanza, e solo dopo accedere per iniziare la compilazione che è prevista per i seguenti casi:
• Aspirante non inserito in alcuna GPS
• Aspirante già inserito nelle GPS di seconda fascia
• Aspirante non già inserito nelle GPS di seconda fascia per il sostegno per il relativo grado.

Aspirante non inserito in alcuna GPS

L’aspirante non inserito in alcuna GPS, deve come prima cosa scegliere la provincia di destinazione della domanda, qualora decidesse di cambiare provincia e il sistema dovesse riscontrare la presenza di sedi inserite per la provincia precedentemente selezionata, il sistema blocca l’operazione e segnala di procedere prima alla cancellazione delle sedi e poi aggiornare la provincia prescelta.

Aspirante già inserito nelle GPS di seconda fascia

L’aspirante già inserito nelle GPS, deve inviare la domanda al medesimo ATP destinatario della domanda con la quale è stato incluso in precedenza. Fermo restante che l’aspirante già inserito in GPS non può cambiare né provincia né le scuole scelte precedentemente.

Eccezionalmente può cambiare provincia

Qualora un aspirante già incluso nelle GPS ma tutte le graduatorie dichiarate risultano escluse o cancellate, la domanda può essere inserita in un’altra provincia. In questo caso i dati della domanda GPS non saranno importati sull’istanza degli elenchi aggiuntivi e deve sottoscrivere una dichiarazione di cambio provincia.

Aspirante non incluso in GPS d’inizio biennio ma risulta già inserito nelle GaE

Nel caso in cui l’aspirante non è presente nelle GPS d’inizio biennio, ma risulta già inserito nelle GaE, l’istanza deve essere indirizzata a:

  • nel caso in cui si hanno sedi valide ai fini delle graduatorie d’istituto di I fascia, allo stesso ATP in cui sono presenti le sedi; in questo caso la provincia sarà preimpostata con quella delle sedi e non potrà essere modificata (è compreso il caso in cui l’aspirante è presente su due provincie GaE di cui una valida ai fini delle supplenze)
  • nel caso in cui si è presenti in GaE solo ai fini del ruolo in una sola provincia, a qualsiasi ATP;
  • nel caso in cui si è presenti in GaE su due province ai soli fini dell’immissione in ruolo, si potrà selezionare solo una delle due province
Aspirante non inserito nelle GPS di seconda fascia di sostegno per il relativo grado, ma inserito in altra GPS

E’ collocato nell’elenco aggiuntivo della relativa GPS di prima fascia e sceglie sino a 20 istituzioni scolastiche per la collocazione negli elenchi aggiuntivi delle GI di seconda fascia, nella stessa provincia per la quale ha presentato domanda ai sensi dell’articolo 7 dell’OM 112/2022.

Valutazione titoli

Tutti i titoli valutabili devono essere stati conseguiti entro il 30 maggio 2022 o entro il 20 luglio 2022, data entro la quale era sciolta la riserva, comunque i titoli presentati precedentemente saranno validati in riferimento alle graduatorie di nuovo inserimento.

SG1-GOV-MI-Guida-Rapida-Istanze-OnLine-Compilazione-Elenchi-aggiuntivi-GPS1

Migliaia di docenti abilitati o specializzati sul sostegno all’estero ed in attesa di riconoscimento dei relativi titoli da parte del Ministero dell’Istruzione, lo scorso anno sono stati inseriti con riserva nella I fascia delle Gps ma, in virtù di una clausola inserita nell’O.M. 112/2022, non hanno potuto essere individuati quali destinatari di supplenza fino allo scioglimento della riserva stessa. Puntualmente sono partiti numerosi ricorsi sia innanzi al Tar avverso l’OM 112, sia innanzi ai giudici del lavoro per rivendicare il diritto al conferimento degli incarichi di supplenza. Sembrava che nulla potesse cambiare fino a ieri, quando, inaspettatamente, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha informato le organizzazioni sindacali che sul tema dei docenti abilitati o specializzati all’estero ci sarebbe stata a breve un’inversione di rotta rispetto a quanto fin’ora previsto dall’ordinanza 112. In effetti la notizia ha spiazzato tutti gli addetti ai lavori, in quanto le ultime notizie – prima dell’annunciata svolta – davano per confermato il meccanismo secondo cui i docenti inseriti con riserva in attesa di riconoscimento del titolo non avrebbero potuto stipulare contratti di supplenza dalla I fascia delle Gps. Si tratta di una notizia che sicuramente farà piacere alle migliaia di docenti abilitati e specializzati all’estero che attendono, qualcuno anche da due anni, una risposta dal Ministero sulla domanda di riconoscimento del titolo. Come noto, a fine dicembre l’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato aveva indicato le direttive da seguire nei procedimenti di riconoscimento dei titoli conseguiti all’estero, tuttavia detta svolta in sede giudiziaria non ha accelerato i procedimenti amministrativi pendenti, anzi li ha ulteriormente rallentati, dovendo l’amministrazione analizzare uno per uno, con maggiore attenzione, le singole istanze di riconoscimento, che sono diverse migliaia. La procedura si è talmente rallentata che, ad oggi, sono oltre duemila i ricorsi pendenti innanzi al Tar Lazio avverso il “silenzio” opposto dal Ministero alle richieste di riconoscimento dei titoli. Probabilmente è l’eccessivo carico sugli uffici ministeriali ad aver convinto il Ministro Valditara a trovare una “via di fuga” nella modifica dell’OM 112, consentendo ai docenti inseriti con riserva di poter stipulare contratti di supplenza in attesa del riconoscimento del titolo.

 

Sulla mobilità del personale scolastico le posizioni dell’amministrazione si allontanano rispetto a quelle dei sindacati: dopo pochissime ore dal confronto con i sindacati, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha infatti firmato l’ordinanza sui movimenti del personale docente, educativo e ATA per l’anno scolastico 2023-2024.

CHIARIMENTI VINCOLI – MOBILITA’ 202324